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(Miniere di Lula - Monte Albo)
Miniera di Argentaria (o Arghentaria)

Miniera di
Lula - Monte Albo

  1. Fluminimaggiore
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  9. Arburese (Arbus)
  10. Iglesias-Gonnesa
  11. Iglesias-Marganai (Domusnovas)
  12. Monte Arci (Pau)
  13. Sulcis (alto e basso)
  14. Salto di Gessa (Buggerru)
  15. Barbagia - Alto Sarcidano
  16. Gerrei - Parteolla
  17. Monte Albo (Lula)
  18. Silius
  19. Ogliastra
  20. Orani - Nuorese
  21. Sassarese
  22. La Maddalena - Gallura
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La Storia dell'Argentaria (o Arghentaria)

Antico centro minerario in territorio di Lula, ubicato nei pressi della miniera di Guzzurra. Le prime notizie sullo sfruttamento di tale giacimento di galena argentifera risalgono al 1962, quando il Cav. Paolo Antonio Nicolay ottenne la concessione mineraria assieme agli imprenditori G. Keller, P. Pastorino e Nicodemo Pellas; successivamente la concessione passņ alla Soc. Pertusola Limited a cui venne revocata nel 1909.

Nel 1913 la concessione per ricercare galena argentifera fu rilasciata alla Societą delle Miniere Gennamari - Ingurtosu per 133 ettari, ampliati nel 1920 a 376 ettari; tale concessione fu revocata nel 1927.

I lavori si concentrarono nei filoni Argentaria, San Carlo e Sas Chessas con le Gallerie: Ribasso Argentaria, Centrale, Eolo, Cavour, Nebbia, Vittorio Emanuele e Ribasso Vittorio Emanuele.

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Al tempo vennero sfruttati gli antichi scavi a giorno di epoca romana ed i filoni emergenti, fino a che l'esaurirsi degli stessi non causņ l'abbandono del sito nel 1963.

I minerali venivano estratti mediante galleria con vagoni e trattati nella piccola laveria composta da crivelli a doppia scossa, cilindri scciaccatori, crivelli continui e tamburo classificatore; il tutto era mosso da una macchina a vapore da 15 CV.

Ora il sito č in totale abbandono, ma sono ancora presenti modeste discariche di materiale sterile, alcuni imbocchi di galleria oltre che piccoli ruderi minerari, fra cui spicca l'edificio della laveria ubicata in prossimitą di un rigagnolo.

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Geologia e Giacimento

L'intera area č caratterizzata da metamorfiti del paleozoico che sono attraversate da un vasto campo filoniano che ha riempito principalmente 2 sistemi di fratture di direzione Est-Ovest e SO-NE. Le fratture, in cui insistono le mineralizzazioni, sono state riempite di porfiriti, porfidi e quarzo, queste ultime di probabile genesi idrotermale.

I minerali dell'Argentaria

Anglesite, Barite, Fluorite, Galena argentifera, Pirite, Quarzo e Sfalerite.

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Bibliografia

Archivio Emsa- Progemisa.

FADDA ANTONIO FRANCO "Sardegna, guida ai tesori nascosti" - Cagliari, Ed. Coedisar, 1994.

PORCU FRANCA R. "Quando suonava la barilocca, Lula settant'anni di storia mineraria" - Monastir, Ed. Domus de Janas, 2007.

MEZZOLANI SANDRO e SIMONCINI ANDREA "Sardegna da Salvare. Storia, Paesaggi, Architetture delle Miniere" VOL XIII. Nuoro, Ed.Archivio Fotografico Sardo, 2007.

SELLA QUINTINO "Relazione sulle condizioni dell'industria mineraria in Sardegna", 1871.

Carta Geologica 1:25.000 Ozieri, Foglio 194,1956-61.

Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997

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