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(Miniere di Salto di Gessa - Buggerru)
Miniera di Planu Sartu (Pranu Sartu)

Le miniere di
Salto di Gessa - Buggerru

  1. Fluminimaggiore
  2. Gonnosfanadiga-Villacidro
  3. Sardegna centrale
  4. Monte Narba (San Vito-Muravera)
  5. Salto di Quirra - Gerrei
  6. Nurra (Alghero) e Planargia
  7. San Vito - Villaputzu
  8. Rio Ollastu (Burcei)
  9. Arburese (Arbus)
  10. Iglesias-Gonnesa
  11. Iglesias-Marganai (Domusnovas)
  12. Monte Arci (Pau)
  13. Sulcis (alto e basso)
  14. Salto di Gessa (Buggerru)
  15. Barbagia - Alto Sarcidano
  16. Gerrei - Parteolla
  17. Monte Albo (Lula)
  18. Silius
  19. Ogliastra
  20. Orani - Nuorese
  21. Sassarese
  22. La Maddalena - Gallura
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La Storia

La miniera di Planu Sartu (o Pranu Sartu) č ubicata sull'altopiano calcareo ad ovest di Buggerru in prossimitą del villaggio minerario. Tale miniera fu scoperta nel 1869 dalla Societą Miniere di Malfidano e raggiunse l'apice di produzione agli inizi del '900, ospitando all'interno del villaggio minerario 2750 operai. Questo permise al villaggio di Planu Sartu di ottenere un certo grado di autonomia rispetto al vicino paese di Buggerru. La coltivazione della calamina avvenne sia a cielo aperto che in sotterraneo, utilizzando tra l'altro la Galleria Henry che serviva da collegamento tra i cantieri sotterranei e la laveria di Buggerru. Negli anni '40 la miniera venne acquistata dalla Pertusola, ma nel 1956 i cantieri vennero definitivamente chiusi.

Le masse calaminari si presentavano pressoché prive di piombo, allungate secondo la direzione di stratificazione del calcare (Nord-NordOvest). Alla fine dell'800 queste mineralizzazioni non particolarmente compatte venivano coltivate a cielo aperto; il costo di coltivazione ammontava a 3-4 lire per metro cubo estratto.

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Dopo un lungo abbandono, la Galleria Henry č stata riaperta e resa fruibile per i turisti; stessa sorte si auspicherebbe per il villaggio minerario di Planu Sartu, di proprietą dell'IGEA, (Per info: 0781491300 - www.igeaminiere.it). che fu stato oggetto di un Bando Regionale, andato purtroppo deserto, mirante alla riqualificazione dell'intera area.

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Bibliografia

SELLA QUINTINO "Relazione sulle condizioni dell'industria mineraria in Sardegna" - Ilisso, 1999.

Carta Geologica 1:25.000 Capo Pecora, Foglio 224.

Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997

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