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Le miniere di Rio Ollastu (Burcei)

Le miniere di
Rio Ollastu (Burcei)

  1. Fluminimaggiore
  2. Gonnosfanadiga-Villacidro
  3. Sardegna centrale
  4. Monte Narba (San Vito-Muravera)
  5. Salto di Quirra - Gerrei
  6. Nurra (Alghero) e Planargia
  7. San Vito - Villaputzu
  8. Rio Ollastu (Burcei)
  9. Arburese (Arbus)
  10. Iglesias-Gonnesa
  11. Iglesias-Marganai (Domusnovas)
  12. Monte Arci (Pau)
  13. Sulcis (alto e basso)
  14. Salto di Gessa (Buggerru)
  15. Barbagia - Alto Sarcidano
  16. Gerrei - Parteolla
  17. Monte Albo (Lula)
  18. Silius
  19. Ogliastra
  20. Orani - Nuorese
  21. Sassarese
  22. La Maddalena - Gallura
clicca per ingrandire la mappa che mostra la posizione del Rio Ollastu

Il Rio Ollastu è un torrente del Sarrabus, regione sud orientale della Sardegna. Nasce sul Monte Tronu (m 926) col nome di rio Piccinnu. Si unisce al rio Cannas formando il rio sa Picocca. Infine sfocia a mare presso il villaggio di Quirra. La lunghezza complessiva del suo percorso raggiunge i 32 km.

clicca per ingrandire la mappa che mostra la posizione delle miniere di Rio Ollastu

Le miniere d'argento che sorgono lungo il Riu Ollastu occupano la parte occidentale del complesso filoniano che dai versanti orientali di Monte Tronu e di Punta Serpeddì si allunga in direzione Nord-Est fino a San Vito e Villaputzu.

Esse sono legate più di altre al nome dell'ingegnere francese Leon Goüin, personaggio molto attivo in quegli anni anche in altre zone della Sardegna. Egli, infatti, le scoprì, le valorizzò e per primo le sfruttò. Addentrandosi lungo il corso del torrente individuò per primi i giacimenti di galena argentifera di Serra s'Ilixi e di Nicola Secci, di cui ottenne la concessione il 18 maggio 1888.

Per sfruttare in maniera adeguata queste due miniere e le altre che si prospettavano, per iniziativa del Goüin nello stesso 1888 si era costituita a Parigi la Société De Mines du Riu S'Ollastu.

Alla morte del Goüin (1888) i diritti sulle due miniere passarono alla suddetta società. La concessione fu definitivamente rilasciata il 26 dicembre 1889.

clicca per ingrandire l'immagine di un tratto del Rio Ollastu

La Société De Mines du Riu S'Ollastu avviò una serie di approfondite ricerche in tutta la zona individuando altri giacimenti interessanti dal punto di vista economico. Il giacimento di argento e piombo di S'Arcilloni, alla confluenza tra Riu S'Ollastu e Riu Brabaisu (24 maggio 1890, riconoscimento scoperta; 17 gennaio 1892, concessione di sfruttamento), e quello sempre di galena argentifera di Tacconis (25 aprile 1896, riconoscimento scoperta; 23 maggio 1896, concessione di sfruttamento).

clicca per ingrandire l'immagine di un tratto del sentiero che corre lungo il Rio Ollastu

Funzionale al diretto sfruttamento dei giacimenti fu la realizzazione di un'efficiente rete viaria, che collegava tutte le miniere alla S.S. 125 Orientale Sarda. La strada partiva dalla statale, all'altezza della cantoniera di Monte Acuto, là dove il Riu S'Ollastu si immette nel Riu Sa Piccocca, e risaliva il corso del torrente seguendone l'andamento meandriforme sino al cuile S'Angassua. Da qui abbandonava il torrente e si dirigeva a sud in direzione Burcei. Infine si ricongiungeva con la 125 all'altezza del valico di Campu Omu.

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La carrareccia è ancora oggi percorribile, parte in automobile (meglio un fuoristrada, anche se non strettamente necessario), parte a piedi o bicicletta o motocicletta o cavallo. È consigliabile lasciare l'automobile all'altezza della confluenza del Riu Brabaisu nel Riu S'Ollastu (anche se la strada rimane percorribile in automobile, potrebbe essere difficile trovare un punto dove manovrare per tornare indietro). Da qui si risale il rio che si incunea sempre più strettamente nella valle, fino al ponticello che lo attraversa all'altezza del cuile S'Angassua. Qui la carrareccia diventa nuovamente percorribile in macchina (fuoristrada) sino a Burcei.

clicca per ingrandire l'immagine di un tratto del Rio Ollastu

Nei periodi di forte pioggia l'escursione completa è difficile se non impossibile, giacché la carrareccia (che diventa poi sentiero) guada per ben tre volte il torrente.

È consigliabile infine dotarsi delle cartine IGM della zona, soprattutto se si raggiunge il Riu S'Ollastu da Burcei.

  1. S'Arcilloni
  2. Serra S'Ilixi
  3. Tuviois
  4. Tacconis
  5. Nicola Secci

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