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Il sistema bedaux

Biografia di Charles Bedaux


Il sistema Bedaux, come del resto il più famoso sistema Taylor, aveva l'obiettivo finale di aumentare la produttività dell'operaio attraverso un'analisi accurata dei tempi necessari e sufficienti a svolgere un determinato lavoro. Il sistema misurava la produttività in "unità Bedaux". Una unità indicava il lavoro che poteva e doveva essere fatto da un uomo in un minuto. La quantità di lavoro contenuta in una "unità Bedaux& era il risultato di una serie di rilevamenti cronometrici svolti da tecnici appositamente addestrati. Se l'operaio superava 60 "unità Bedaux" in un'ora gli spettava un incentivo. La fregatura consisteva nel fatto che quando la maggior parte degli operai riusciva a superare le 60 "unità Bedaux" in un'ora, l'azienda aumentava la quantità di lavoro per "unità Bedaux", e così il ciclo ricominciava.

Il sistema Bedaux fu applicato in Sardegna per la prima volta nelle miniere di proprietà della Pertusola. Alcuni esperimenti sistematici furono condotti a Ingurtosu e Gennamari fin dai primi anni Venti. Il lavoro fu analizzato nelle sue parti, cronometrato; anche i minatori furono analizzati per rilevarne le attitudini psicologiche e tecniche al fine di formare compagnie ridotte di operai tra loro il più possibile omogenei. Nel 1929 il nuovo metodo viene ufficialmente applicato nella miniera di San Giovanni, anch'essa di proprietà della Pertusola. Nel 1930 il metodo viene esteso anche a Ingurtosu e a Gennamari.

I risultati dal punto di vista del rendimento del lavoro sono subito positivi, e fanno subito notizia nel bacino minerario. Fa soprattutto scalpore la possibilità di aumentare la produttività complessiva della miniera pur in presenza di una diminuzione della mano d'opera, e con aumenti salariali decisamente contenuti rispetto all'aumento dei profitti. Il sistema Bedaux viene adottato dalle maggiori società minerarie dell'isola (Monteponi, Montevecchio, Malfidato).

Ma il metodo deve scontare l'opposizione operaia e delle stesse organizzazioni sindacali fasciste che considerano il metodo Bedaux «fattore di depressione fisica e morale dell'operaio», innovazione straniera che ferisce «l'orgoglio di razza» e porta la standardizzazione delle masse lavoratrici italiane. Nel novembre del 1934 il Comitato Corporativo Centrale abolisce il sistema Bedaux sul suolo nazionale. Di fatto, tuttavia, tale metodo di organizzazione del lavoro continuerà a esistere nelle miniere della Sardegna per alcuni decenni ancora e ben oltre la fine del secondo conflitto mondiale.


Biografia di Charles Bedaux

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