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La regione del Salto di Quirra confina a Nord con l’Ogliastra, a Nord-Ovest con la Barbagia e il Sarcidano, a Sud-Ovest con la Trexenta e il Gerrei e a Sud con il Sarrabus. Nell’area in esame affiorano vari tipi di rocce appartenenti al basamento paleozoico, quali: complessi metamorfici ercinici e complessi intrusivi tardo-ercinici. Di particolare interesse risultano i marmi ed i calcari affioranti poco a Sud del Flumendosa, nel Monte del Castello di Quirra e nella zona di Riu Gruppa, il cui contenuto fossilifero ha permesso di datarli al Devoniano medio-superiore. E' inoltre importante il passaggio tra il Mesozoico e il Terziario distinguibile nell’area con conglomerati poggiati in discordanza sia sul basamento Paleozoico sia sui termini mesozoici. Il mare, infatti, tornò ad occupare parte del territorio nell’Eocene inferiore-medio con la deposizione di una imponente successione di arenarie, calcareniti e calcari nummulitici che a Monte Cardiga (presso Perdasdefogu) raggiunge lo spessore di 280 m. In questa importante area della Sardegna furono portate avanti molte attività minerarie di cui probabilmente la più nota è quella di Baccu Locci; citiamo però anche le meno note miniere di Parredis, Perda Majori, Bruncu Sa Sperruma, Su Serbuzzu, Buddidorgiu (vedi foto sotto), Arcu Is Pangas e Su Spilloncargiu (detto anche Baccu Locceddu). |
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