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(Miniere di Basso Sulcis)
Miniera di Teulada

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  20. Orani - Nuorese
  21. Sassarese
  22. La Maddalena - Gallura

La Geologia e le Mineralizzazioni

Teulada è ubicata nel basso Sulcis, in un'area caratterizzata soprattutto da rocce paleozoiche (argilloscisti, calcari e arenarie del Cambriano) che sono state in parte metamorfosate dalla messa in posto dei graniti ercinici; questi ultimi sono anche la causa delle varie mineralizzazioni affioranti nel territorio di Teulada.

Le miniere maggiormente conosciute sono sicuramente quelle di Monte Lapanu e di Morettu, ma nel settore di Teulada affiorano anche altre piccole miniere, che andarono ad intercettare svariate mineralizzazioni; citiamo quì di seguito le più importanti:

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La mineralizzazione a magnetite di Monte Corilla, ospitata nei banchi calcarei fu sede di scarsi lavori minerari limitati all'estrazione del minerale affiorante.

La mineralizzazione a molibdenite di Malfatanu Mannu, ospitata in un filone quarzoso che fu coltivato con scarsi risultati mediante gallerie.

Il filone Morettu, che si sviluppava per circa 2 km ad ovest di Teulada, mineralizzato a solfuri e fu coltivato sia dalla vecchia miniera di S. Lucia che da quella di Morettu; a breve distanza si trovano anche le piccole miniere di Monte Sa Palma e San Michele.

La miniera di Morettu coltivava ai primi del '900 un filone quarzoso di origine idrotermale (pneumatolitico-ipotermale) mineralizzato a galena, blenda, piromorfite, calcopirite, pirite e ossidati di rame; della miniera ora rimane ben poco: 2 imbocchi, 2 pozzetti, qualche rudere ed una particolare cabina elettrica di trasformazione costruita in mattoncini rossi.

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La miniera di Santa Lucia ubicata a circa 1 km a Sud della miniera di Morettu, coltivava lo stesso filone mineralizzato a galena, blenda e pirite.

La miniera di Sa Palma ubicata presso il monte la Palma a Sud - Est di Teulada, coltivava una mineralizzazione prevalentemente a magnetite, con galena e tracce di blenda e pirite; vi operò la Ditta Cappa.

La miniera di monte San Michele si interessava ad un giacimento limonitico con tracce di galena; era presente un pozzo profondo una decina di metri.

La miniera di Monte Lapanu concessa nel 1854, coltivava un giacimento a magnetite ubicato tra Capo Spartivento e Capo Teulada, più precisamente tra le insenature di Porto Scudo e Porto Pirastu; l'intera area ricade ora in zona militare e risulta quindi inaccessibile.

Sono presenti piccoli lavori minerari consistenti in: sbancamenti, trincee, pozzetti e gallerie che hanno intercettato le lenti ferrose al contatto tra il calcare ed il granito ercinico.

La mineralizzazione è essenzialmente costituita da magnetite, siderite e oligisto in ganga calcarea e silicatica, distribuita in lenti e impregnazioni al contatto fra calcare e granito.

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Altre miniere in territorio Teulada

Rocca Maistu (Teulada; giacimento di Galena e Blenda coltivato dalla Società Vieille Montagne).

Nuraxi de Mesu (Teulada); filone quarzoso ad ossidati di rame con tracce di galena, coltivato da piccoli scavi e pozzetti, ubicato a sud-est di Teulada.

Medau Piras (Teulada); piccola mineralizzazione a galena e blenda.

Guardia Manna (Teulada); spuntone limonitico.

Esplorazioni minerarie

Argiola Narboni Mannu (Teulada).

Is Argenteras (Teulada).

Sa Marigosa de Susu (Teulada).

Sa Terra Mala (Teulada).


Un grazie anche a Rita e Pietro per l'escursione alla Miniera di Su Morettu (Teulada).


Bibliografia

FADDA ANTONIO FRANCO "Sardegna, guida ai tesori nascosti" - Cagliari, Ed. Coedisar, 1994.

SALVADORI ILIO "Contributo alla conoscenza geo-mineraria del settore di Teulada" - Estratto da Resoconti Ass. Min. Sarda, anno LXV, n. 9, 1961.

STELLA A. "La miniera di ferro magnetico di M. Lapanu (Teulada)" - C. geol, 1916.

SELLA QUINTINO "Relazione sulle condizioni dell'industria mineraria in Sardegna" 1871.

Carta Geologica 1:25.000, Foglio 233 Iglesias, 1938.

Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997.

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