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La poco nota miniera di Barite di Su Benatzu è ubicata a poche centinaia di metri dalla omonima frazione di Santadi; non lontano sono presenti le famose Grotte di Is Zuddas. L'area mineraria (di proprietà privata) è facilmente raggiungibile da una strada asfaltata ubicata poco prima della frazione di su Benatzu, sul lato destro in direzione di Teulada. Sono presenti svariati edifici ancora in buone condizioni, tra cui la caratteristica area in cui avveniva la pesa del minerale; sono inoltre presenti i ruderi dell'impianto di trattamento, gli scavi e le discariche di sterili. L'impressione è quella di un bel sito minerario che meriterebbe una diversa considerazione. La Storia La miniera di Su Benatzu venne concessa al Sig. Agostino Pirosu con D.M. del 17 maggio 1933 per una estensione di 17 ettari e 55 are. Negli anni '50 lo stesso concessionario eseguì dei lavori a giorno che interessavano delle concentrazioni irregolari di baritina entro i calcari cambrici. Nel 1965 viene iniziata la costruzione di un impianto di trattamento per i minerali di bario, grazie alla collaborazione tra la Soc. Miriva SpA e la Baroid International SpA, e successivamente dalla Soc. Somit; la costruzione di tale impianto era sotto la direzione dell'Ing. L. Portioli. L'impianto di trattamento era diviso in 2 sezione: 1. La frantumazione primaria e lo sfangamento da 30-40 ton/h; 2. la frantumazione secondaria, la classificazione e i crivelli da 20 ton/h; questa seconda sezione fu montata su una struttura metallica retta da 6 pilastri e risultava totalmente smontabile. Per praticità erano prefabbricati anche la cabina elettrica da 200 kVA, il serbatoio dell'acqua, i magazzini, gli uffici e il laboratorio. L'impianto marciava normalmente per 2 turni da 7 ore (con 8 addetti), trattando circa 260-280 ton/giorno di grezzi baritici. Nei primi anni '70 la miniera era di proprietà della Soc. Edemsarda Spa che continuò le coltivazioni minerarie; inoltre nella laveria della miniera venne trattato il minerale delle altre miniere della Società. La Geologia Nell'area in esame affiorano prevalentemente rocce paleozoiche, ed in particolare ascrivibili al Cambriano; argilloscisti, calcari, dolomie ed arenarie. Le mineralizzazioni filoniane a barite sono orientate prevalentemente Est - Ovest, e sono incassate nel complesso calcareo - dolomitico. Queste mineralizzazioni emergono oltre che a Su Benatzu anche in località Barrua de Basciu, Punta Quadroxiu e Nuraghe Pimpini. I minerali di Su Benatzu Barite, Calcite, Cerussite, Galena, Limonite e Quarzo. Altre miniere in territorio Santadi Miniera di Monte Cerbus (Santadi; giacimento di Galena concesso a F. Calvi nel 1866; nel 1881 venne ceduta al Sig. Hilarion Roux e passò quindi nel 1898 alla Compagnia des Hauts Fourneaux Forges et Acieries des Chemins de Fer). Miniera di Is Canis (Santadi; giacimento di Fluorite). Monte Flacca (Santadi; mineralizzazioni a solfuri misti). Costa Peppi Melis (Teulada; permesso di ricerca per minerali di pb, ag, zn, cu, fe, ba rilasciato alla Soc. Min. Santa Vittoria). Esplorazioni minerarie Castel Nurchis (Santadi). Monte Cerbus (Santadi). Murreci Benazzu (Santadi). San Pantaleo (Santadi). Serra is figus (Santadi). Is Seddas (Barite, Soc. Min. Santa Vittoria, Santadi). Punta Pireddu (Barite, Pilloni E. & C, Santadi). Sa Conchitta (Barite, Melis Antonio, Santadi). Le notizie storiche relative alla miniera di Su Benatzu ci sono state gentilmente fornite anche dal Sig. Egidio Cocco (Associazione Minatori Guspini "Sa Mena"; Tel. 3207588207). Bibliografia FERRARA G. "L'impianto idrogravimetrico di su Benatzu nel Sulcis" - Symposium Bariti Sardegna, 1968. FADDA ANTONIO FRANCO "Sardegna, guida ai tesori nascosti" - Cagliari, Ed. Coedisar, 1994. TAMBURRINI D., URAS I. "Contributo alla conoscenza delle mineralizzazioni del cambrico sardo: la Zona di Monte Flacca" Estratto da Symposium A.M.S. Cagliari - Iglesias, 1965. SELLA QUINTINO "Relazione sulle condizioni dell'industria mineraria in Sardegna" 1871. Carta Geologica 1:25.000, Foglio 233 Iglesias, 1938. Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997. Questa pagina ? stata visitata 65970 volte |
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