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In territorio di Baunei, in direzione della Guglia Calcarea di Pedra Longa si trova la poco nota Cava di Calcare Litografico che può essere considerata come un'importante attività estrattiva ed economica dei primi del '900. La Litografia La litografia era un antico sistema di stampa che utilizzava come matrice per la stampa, un particolare tipo di pietra calcarea, il calcare litografico appunto. Questa roccia sedimentaria era in grado di assorbire facilmente l'acqua. Per effettuare la stampa di un disegno, era necessario tracciare il disegno sulla pietra utilizzando una speciale matita grassa; successivamente la pietra-matrice veniva inumidita con una soluzione di acqua e gomma arabica e quindi inchiostrata. L'inchiostro veniva respinto dalla parte bagnata e trattenuto sulle linee tracciate con la matita; la riproduzione del disegno su carta si otteneva grazie ad un apposito torchio pressando la matrice sul foglio. Tale sistema fu inventato dal tedesco Aloys Senefelder nel 1799. La Storia In Italia la litografia fu introdotta nel 1805 e prima di cadere in disuso valorizzò per oltre un secolo le cave litografiche che potevano garantire una adeguata produzione di questa particolare qualità di calcare. In Sardegna la cava litografica per eccellenza era situata nel territorio di Baunei a 250 metri di quota. Il sito è tutt'ora conosciuto a Baunei con il nome di "Su Stabilimentu" (lo stabilimento) e fu attivo dal 1909 al 1914, sotto il controllo della Società Mineraria Ichnusa (con sede a Milano) che deteneva anche la miniera di Genna Olidoni a Triei (vedi scheda: La miniera di Genna Olidoni). Nel 1910 venne completato a 200 metri sul mare un impianto per la lavorazione delle lastre litografiche che veniva alimentato mediante teleferica. La cava litografica ospitava in un grande edificio gli scalpelli pneumatici, una sega a bilanciere, un frullone e varie lisciatrici alimentate da un motore a gas-povero Langen and Wolf da 35 HP. Nel 1911 le ricerche delle lastre avvenivano in sotterraneo mediante discenderia nella speranza di individuare ampie sezioni di roccia non interessate da fratture, ma solamente l'anno seguente queste ricerche vennero abbandonate. Si continuò a cavare a cielo aperto e a spedire le lastre a Lambrate (Milano) per l'assottigliamento e la finitura. Nell'officina della cava vennero aggiunte una nuova piallatrice a carborundum e un'altra sega circolare diamantata. Nel 1913 il prezzo basso delle lastre, rallentò la produzione. La cava, ormai abbandonata si trova in una posizione panoramica, a circa 250 metri di quota, che spazia dalla guglia di Pedra Longa fino al porto di Arbatax. Le lastre calcaree estratte erano utilizzate anche come pietre ornamentali (decorative di rivestimento), venivano inviate direttamente alle imbarcazioni ormeggiate vicino alla costa a centinaia di metri di distanza, tramite una teleferica di cui oggi rimane poca traccia. Il calcare litografico della cava litografica di Baunei fu utilizzato anche nella realizzazione di lastricati in diverse città d'arte, sia in Italia che all'estero. Ora nel sito possono essere ammirati solo i resti dei vecchi macchinari, i ruderi dell'edificio principale della cava, le tante piazzole dove veniva caricato il materiale estratto e l'antica polveriera scavata nella roccia, immersi in un panorama meraviglioso. Il sito è tuttora oggetto di visite guidate ad opera di Guide escursionistiche. La Geologia Dal punto di vista geologico l'area in esame è caratterizzata dalle formazioni carbonatiche del Giurassico superiore (Titoniano) con le formazioni di Monte Bardia e Monte Tului; tutt'attorno affiorano le formazioni paleozoiche del basamento Ercinico (metamorfiti, porfidi e graniti). Bibliografia/Fonti Relazione sul Servizio Minerario, anni: 1910-11-12-13. FONTE:http://www.turismobaunei.eu Geological Field Trips: I Sistemi Carbonatici Giurassici della Sardegna orientale, Cong. Naz. Geol. Ital, Sassari 2008. Carta Geologica 1:100.000, Foglio 208, Dorgali. Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997 Questa pagina ? stata visitata 60625 volte |
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