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La miniera di fluorite di Monte Onigu - Monte Pirastu è ubicata a nord di Masullas, nella cima di un colle che risulta a sinistra per chi percorre la strada che da Masullas conduce a Pompu; uscendo da Masullas, poco prima dell'incrocio per Pompu e Simala è necessario deviare su una strada per i campi che costeggia il Rio Benas, e raggiunge la piccola miniera. Quello che resta della piccola miniera non è facilmente visibile da lontano; infatti non sono presenti caseggiati o strutture, ma solo alcune trincee, 2 gallerie franate e qualche piccola discarica in cui reperire qualche piccolo cristallo cubico di fluorite. La Storia Negli anni '50 del '900 dopo la seconda guerra mondiale attorno al Monte Arci si susseguirono una serie di permessi minerari per la ricerca di perlite, bentonite e fluorite. Un permesso di ricerca per minerali di fluoro venne rilasciato ai Sigg. Selis Antonio, Orgiu Mario, Melis Francesco e Angoletta Eugenio nel 1953 e successivamente trasferito col nome di "Monte Pirastu" al Sig. Corsini Bruno (domiciliato ad Arborea) nel 1957 per una superficie di 264 ettari. Nel 1958 si asportarono 500 tonnellate di minerale di fluoro. Gli antichi lavori consistevano in trincee, pozzi e gallerie; erano infatti presenti tra Nuraghe Onigu e Monte Pirastu una galleria lunga 60 metri e 3 gallerie chiamate: quota + 0, - 6 e -24. Nel 1953 anche il Rag. Giuseppe Peddis in qualità di amministratore della Soc. Monreale che operava nella miniera di Sardara, chiese l'autorizzazione a ricercare minerali di fluoro, bario, piombo e zinco nella stessa località, indisponendo i precedenti permissionari, i quali rivendicandone la proprietà vinsero la causa. Nel 1954 venne concesso un altro permesso di ricerca per minerali di fluoro che includeva sia i cantieri di Nuraghe Onigu che quelli di Monte Pirastu; nel primo cantiere erano presenti scavi a cielo aperto, trincee e 3 gallerie. Nel cantiere di Monte Pirastu diversi scavi e trincee, oltre ad un pozzo profondo 10 metri e una galleria lunga 8 metri. Qui si prevedeva di realizzare una discenderia lunga 50 metri e un pozzo per l'acqua, necessaria al funzionamento di un impianto Denver Jig per il lavaggio del minerale. In questo periodo la direzione dei lavori era affidata al Perito Minerario Sergio Ferri. Nell'agosto del 1957 il permesso di ricerca decadde e un anno dopo venne concesso un nuovo permesso di ricerca in località Monte Onigu; fu la Società Monreale a.r.l. nel 1961 ad occuparsi dell'estrazione di diverse centinaia di tonnellate di minerale; il direttore dei lavori era il Perito Minerario Gianni Murru, mentre il sorvegliante era il Sig. Salvatore Gesmino domiciliato a Masullas. Nel 1969 il permesso venne trasferito alla Spa Mineraria Silius, la quale aveva assorbito la Soc. Monreale proprietaria della miniera di Sardara. Dal 1968 al '72 vennero eseguiti scavi in trincea lungo l'allineamento Nuraghe Onigu - Monte Pirastu, ma diedero esito negativo; vennero inoltre ripristinate alcune gallerie e realizzati diversi sondaggi verticali per totali 180 metri. Ulteriori lavori si susseguirono tra 1977 e il '79 e vennero realizzate diverse trincee longitudinali e trasversali per complessivi 60 metri e 6 pozzetti a Monte Pirastu, ma anche tali lavori non diedero esito positivo. Nel 1979 la Soc. Mineraria Silius presentò al Distretto Minerario di Iglesias una proroga del permesso di ricerca, ma purtroppo l'esito fu sfavorevole e il permesso venne così abbandonato. Altri permessi minerari Negli anni '30 nei dintorni di Masullas vennero concessi diversi permessi di ricerca per piombo, zinco, ferro, rame e argento. Dal 1926 al '28 al Sig. Scema Salvatore di Ales vennero rilasciati i permessi di Attapoi, Taraxi e Fraus. Al Sig Frau Giovanni di Iglesias venne invece rilasciato il permesso Benas nel 1931. Altri permessi vennero rilasciati nei dintorni di Simala, Siris e Mogoro. Miniera di Monti Miana - Santa Maria (miniere di bentonite in territorio di Masullas, coltivate dagli anni '60 da diverse società; si susseguirono nell'ordine: la SAMIP, la LAVIOSA e la MI.CHI.SA. Ora i siti minerari sono in attesa di essere riqualificati. La Geologia e Il Giacimento L'area in esame è caratterizzata da vulcaniti terziarie che includono tufi trachiandesitici, conglomerati, tufi basaltici e trachitici e marne mioceniche, poggianti sul basamento scistoso paleozoico. Il giacimento di Nuraghe Onigu consiste in un sistema filoniano mineralizzato a calcite, fluorite, calcedonio, pirite, zeoliti, quarzo e galena, generatosi a causa di processi idrotermali terziari, all'interno delle vulcaniti. I Minerali di Monte Onigu
Calcite, Calcedonio, Fluorite, Galena, Pirite. Bibliografia Archivio del Distretto Minerario di Iglesias. CAULI BRUNO "Minatori, Miniere e Cave dell'Arborea" - Provincia di Oristano, 2002. Carta Geologica 1:25.000, Foglio 216-217, Capo San Marco - Oristano. Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997. Questa pagina ? stata visitata 64564 volte |
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