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La miniera di antimonio di Masoni Pitzudu (o Masoni Pizzudu) è ubicata alla periferia Sud del paese di Escalaplano e risulta facilmente raggiungibile dalla Strada Provinciale n. 22 che collega il paese con Ballao; tale area mineraria dista 4 km da Escalaplano e 9 km da Ballao ed è facilmente visbile in quanto presenta i cantieri inferiori ubicati presso la strada provinciale all'altezza del 45esimo km circa. La miniera è suddivisa in cantieri superiori, posti alle falde del Monte Masoni Pitzudu, e cantieri inferiori posti presso il rio Is Ceas a fondovalle; sono presenti diverse gallerie, discariche, un pozzo e qualche piccolo rudere ormai trasformato in ricovero per animali. La Storia Leggendo il testo di Candido Baldracco si evince che la miniera di Masoni Pitzudu risale alla metà dell'800, quando risultava di proprietà dei Pisano Locci a loro volta parenti del proprietario del terreno, ovvero tale Sig. Amato Loi; nel testo si afferma inoltre che nel febbraio del 1849 una Società di Escalaplano costituitasi per coltivare il giacimento, realizzò soltanto 3 trincee minerarie e poi fermò i lavori a causa di dissidi fra i soci. Nel 1921 nel territorio di Escalaplano erano attivi diversi permessi di ricerca per minerali di antimonio: Masoni Pitzudu, Genna Sa Curti, Monte is Tancas e Monte Marraconis; nel permesso di Masoni Pitzudu si coltivava una mineralizzazione ad antimonite in forma di disseminazioni irregolari e riempimenti di fatture orientate N-S. Nel 1936 la Società Anonima Miniere e Fonderie di Antimonio (Gruppo A.M.M.I.) cercò di riprendere le coltivazioni, restaurando il ribasso principale e la galleria presso il rio de Sa Concia; purtroppo però i risultati furono mediocri. Ora la miniera di Masoni Pitzudu risulta quasi del tutto abbandonata ed inserita in un contesto agropastorale che sta lentamente cancellando le antiche testimonianze minerarie; restano a testimoniare il passato minerario le grandi discariche e le gallerie (soprattutto quelle dei cantieri alti), mentre nei cantieri bassi, un pozzo profondo ed allagato, per nulla segnalato e protetto, presenta una notevole pericolosità sia per gli uomini che per gli animali. I Minerali di Masoni Pitzudu Antimonite, Arsenopirite, Pirite, Scheelite. Bibliografia Associazione Mineraria Sarda. Archivio Miniera di Montevecchio. Archivio Massimiliano Carboni. BALDRACCO CANDIDO "Cenni sulla costituzione metallifera della Sardegna" – Torino, 1854. FADDA ANTONIO FRANCO "Sardegna, guida ai tesori nascosti" - Cagliari, Ed. Coedisar, 1994. Carta Geologica 1:25.000, Foglio 226 Mandas, 1959. Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997 Questa pagina ? stata visitata 63531 volte |
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