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(Miniere di Sulcis)
Miniera di Monte Spina

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La miniera di Monte Spina è ubicata a Sud-Est rispetto alla più nota miniera di Monte Tasua ed è raggiungibile con mezzo fuoristrada sia da Monte Tasua (attraverso il Canale Peddori) che da Sirri, frazione di Carbonia, attraverso una lunga serie di strade sterrate non in buono stato; nell'area di Monte Spina è inoltre presente un vasto rimboschimento ad Eucaliptus, che ha contribuito a cancellare le tracce degli antichi lavori minerari.

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La Storia

La concessione di Monte Spina venne rilasciata nel 1900 all'Ing. Gustavo Cappa, responsabile della Società Vieille Montagne in contemporanea a quella di Monte Tasua, gestita dalla stessa società; la concessione comprendeva un'estensione di 370,66 ettari in territorio di Serbariu.

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Fino al 1921 la Soc. Vieille Montagne coltivava il giacimento mineralizzato a piombo argentifero.

In tempi più recenti la Rimisa Spa si occupò dell'area.

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Ora l'area mineraria risulta totalmente abbandonata e le poche tracce minerarie sono nascoste tra la fitta vegetazione; quel che resta delle antiche strutture è posto a nord rispetto al Monte Spina: in particolare sono presenti diversi edifici oramai ridotti a rudere, un forno di calcinazione in buono stato di conservazione, una galleria franata, ed un pericoloso pozzo per nulla segnalato e poco visibile; gli scavi si trovano invece sulle falde del Monte Spina occultati dalla vegetazione.

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I Minerali di Monte Spina

Galena argentifera.


Un ringraziamento particolare ai Sigg. Antonello Esu ed Enzo Culurgioni per averci accompagnato alla miniera.


Bibliografia

FADDA ANTONIO FRANCO "Sardegna, guida ai tesori nascosti" - Cagliari, Ed. Coedisar, 1994.

Commissione Parlamentare d'Inchiesta "Sulla condizione degli operai delle miniere della Sardegna" - Vol. 4, Parte 6, 1911.

Carta Geologica 1:25.000 Iglesias, Foglio 233, 1938.

Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997

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