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La miniera di Bruncu Molentinu (o Molentino) appartiene al territorio di San Vito ( direzione Sud-Est), e dista circa 12 km dal paese di Muravera (64 km da Cagliari); vi si coltivava un filone lungo circa 3 km mineralizzato a fluorina, barite, piombo e quarzo. La miniera è ubicata lungo il versante occidentale del monte Bruncu Tiriaxiu (571 m) a Nord rispetto al rio Flumini Uri ed al Cuile Camboni; l'area è raggiungibile da varie direzioni, ma solo tramite mezzi fuoristrada visto lo stato delle carrarecce. La Storia E' noto che nel 1860 fosse già presente un permesso di ricerca detto "Su Tiriaxiu" che tra i diversi proprietari ebbe anche la Soc. Monteponi; Dal 1897 l'intera area vide il susseguirsi di una miriade di piccoli permessi minerari (Scala s'acca, su Casteddu, Tiriaxiu, Bruncu Murdegu e Peddiattu) che vennero successivamente inglobati in un unico permesso di ricerca dal nome "Bruncu Molentinu" che intendeva studiare il filone mineralizzato del Minderrì che da Masaloni raggiungeva Monte Lora. Vennero eseguiti diversi lavori minerari tra cui trincee e gallerie ubicate tra il monte Bruncu Tiriaxiu e la valle del Flumini Uri. Altri permessi di ricerca erano ubicati più a Sud nelle località Bruncu su Sparau e Baccu su Latti Cottu dove si ricercarono manifestazioni filoniane mineralizzate a fluoro, piombo ed argento dal 1890 al 1957. Ad Ovest erano presenti le ricerche di Is Crabus e di S'Arricelli, mentre a Nord quelle di Bruncu Murdegu e Pedeattu. Il permesso di ricerca col nome "Bruncu Molentinu" venne accordato nel 1959 alla Società Montegenis, che successivamente lo trasferì alla Sarramin-Sarrabus. Questa era una società con partecipazione del: 66,65% Montedison, 4,45% IMI, 4,45% Banca Nazionale del Lavoro, 24,45% ISAP. Nel 1970 il permesso di ricerca passò alla Società Bruncu Molentinu Spa (100% Montedison). Da una nota del 1971 si evince che la Società AMMI e la MONTEDISON miravano ad una collaborazione per sviluppare una serie di ricerche (sondaggi e gallerie) tendenti ad accertare la presenza di 2-3 milioni di tonnellate di grezzo con una spesa prevista di 400 milioni di lire. Le due Società erano interessate alla barite ed alla fluorite; la barite interessava all'AMMI, mentre la fluorite alla MONTEDISON. Le ricerche delle due società si scontrarono ben presto col fatto che le mineralizzazioni fossero troppo superficiali per essere coltivate, onde per cui furono abbandonate. Altri concessionari tentarono lavori minerari, fino al 1994; a tale anno risale l'ultimo decreto di concessione accordato ai Sigg. Pietro Scalas e Sergio Angius. Recentemente (2010) la Soc. Baueddu Srl si è interessata alla zona mineraria per l’estrazione di bario e fluoro, ma una petizione popolare ecologista dal nome "Amici della Terra" ha tentato di impedire il rilascio della concessione. Il Giacimento Il giacimento di Bruncu Molentinu era costituito da una serie di filoni quarzosi mineralizzati a fluoro, bario e piombo orientati circa Nord-Sud ed incassati fra le metarenarie, le metargilliti ed i porfidi grigi paleozoici. L'intero complesso filoniano venne ricondotto al grande filone di Minderrì che collegava la miniera di Masaloni con quella di Monte Lora. I Minerali di Bruncu Molentinu Anglesite, Azzurrite, Barite, Calcopirite, Cerussite, Covellite, Fluorite, Galena, Limonite, Malachite, Mimetite, Piromorfite, Quarzo, Serpierite, Wulfenite. Bibliografia "Documentazione su Bruncu Molentinu - nota per una iniziativa sul filone a baritina, quarzo e fluorite di Bruncu Molentinu" - Montedison, 1971. STARA P., RIZZO R., TANCA G.A. "Iglesiente - Arburese, Miniere e Minerali, Vol 3" - Edizione associazione e gruppi mineralogici italiani. CALVINO F. "Note illustrative della Carta Geologica d'italia alla scala 1:100.000: foglio 227, Muravera" 1972. Carta Geologica 1:25.000, Foglio 227, Muravera, 1972. Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997. Questa pagina ? stata visitata 64438 volte |
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