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La miniera di Alera è ubicata a Sud Est rispetto al paese di Sadali e si raggiunge facilmente prendendo la deviazione sulla S.S. 198 all'altezza del cimitero; da qui una strada sterrata permette di raggiungere il sito minerario con facilità, visto che appositi cartelli sono stati disposti lungo la via. Una volta raggiunta la località chiamata Alera è necessario lasciare la macchina e proseguire a piedi attraverso una proprietà privata dove pascolano le greggi; qui un ultimo cartello segnalerà un suggestivo sentiero che discendendo i dirupi conduce alle abitazioni dei minatori ed alle gallerie. La Storia Le mineralizzazioni del territorio di Sadali erano note sin dal XVI secolo, ma solo ai primi del '900 furono interessate da lavori minerari significativi; è proprio Quintino Sella a citare questi antichi lavori: nel suo celebre trattato racconta di un certo Salvatore Pinna di Laconi che in società con il Sig. Piero Xinto di Cagliari nel 1500 otteneva la concessione per lavorare una miniera di alquafoll (forse alabastro) presso il villaggio di Sadali ed un altra di piombo nella Barbagia di Seulo. E' invece Candido Baldracco che nel 1854 parla di lievi depositi di alabastro in località detta Fossa de Cannas e di indizi piombiferi tra Sadali e Nurri; in particolare segnala la mineralizzazione a piombo solforato sulla sponda del Rio Fozzo, sul Monte Tovara in territorio di Villanovatulo. Dal 1911 al 1932 era attivo un permesso di ricerca per minerali di Piombo e Zinco nei siti di Alera e di Masone de Crabas; Negli anni '50 le due miniere risultavano già inattive, così come il permesso Ziu Crabas, posto a Nord rispetto a quello di Alera e confinante con il territorio di Villanovatulo. Altri permessi di ricerca erano quelli di Cuccuru de Ferru, Perdalonga, Forada 'e Molas e Marcia, con queste ultime due località poste a breve distanza da Alera. La Geologia Il paese di Sadali è posto su un altopiano calcareo risalente al periodo giurassico, ed è circondato da terreni paleozoici: scisti filladici, argilloscisti e calcari cristallini costituiscono la successione terrigena del paleozoico inferiore, mentre a nord le argille carboniose risalgono al permiano. Ora la miniera di Alera è abbandonata ma la suggestiva posizione la rende peculiare rispetto a tante altre piccole miniere; in particolare la vista dagli spettacolari dirupi di Alera e Marcia merita sicuramente di essere apprezzata ed inserita fra gli itinerari turistici del territorio. I Minerali di Alera Alabastro, Antimonite, Galena, Grafite. Bibliografia BILLOWS E. "I Minerali della Sardegna ed i loro giacimenti" - Tip. Virgilio Musanti - Cagliari, 1941. SELLA QUINTINO "Relazione sulle condizioni dell'industria mineraria in Sardegna" - 1871. BALDRACCO CANDIDO "Cenni sulla costituzione metallifera della Sardegna" – Torino, 1854. Carta Geologica 1:25.000, Foglio 218, Isili, 1976. Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997. Questa pagina ? stata visitata 64010 volte |
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