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(Miniere di Sulcis)
Miniera di Su Seinargiu

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La miniera di Punta de su Seinargiu, più semplicemente nota come Su Seinargiu, è situata ad ovest del paese di Sarroch; il sito è raggiungibile dalla S.S. 195 in direzione Pula, lasciando la statale a destra all'altezza della località Forada de is Olias e proseguendo sempre verso destra fino alla località Laccheddos; qui raggiunta una proprietà privata alla base del rilievo di Su Seinargiu si prosegue a piedi per raggiungere la discarica mineraria ben visibile in lontananza.

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Il sito minerario di Su Seinargiu, noto già dai primi del '900 è importante dal punto di vista mineralogico, per i minerali rari che vennero reperiti nelle sue discariche. La mineralizzazione a molibdeno di Su Seinargiu non raggiunse mai un interesse economico e nel tempo si succedettero diversi permessi di ricerca, ma non venne mai richiesta la concessione mineraria per lo sfruttamento del giacimento.

Vennero eseguiti diversi lavori di ricerca come gallerie, trincee e venne realizzato anche un locale forgia (ora ridotto a rudere); in totale vennero scavati circa 290 metri di gallerie.

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La Storia

Nota già dai primi del '900 i lavori più importanti di tale miniera vennero eseguiti tra il 1934 ed il 1953. Mentre nel 1921 furono effettuate delle ricerche nelle località di Guardia de is Biancus e Flumini Binu, poste a Nord rispetto a Su Seinargiu. In particolare il permesso di ricerca di Flumini Binu era ancora attivo nel 1942 sotto la direzione dell'Ing. Carlo Manca di Vallermosa.

Il 30 gennaio del 1933 venne rilasciato il permesso di ricerca di Su Seinargiu, alla Soc. Comasine S.a. di Trento, la quale ricercava minerali di molibdeno, ferro, piombo, zinco e argento; tale permesso scadde nel 1945.

Nel 1934 sotto la direzione dell'Ing. Bruno Sanna, il permesso risultava inattivo.

Nel 1941 la Soc. Anonima Nazionale Cogne eseguì i lavori di ricerca in galleria , producendo 160 kg di molibdenite cernita al martello; vennero costruiti anche diversi locali per la cernita e si studiò la possibilità di costruire un piccolo impianto di flottazione.

Nel 1942 il permesso di ricerca risulta discretamente attivo; infatti in tale anno la Soc. Comasine produce 88 kg di molidenite arricchita al 50%. Vennero realizzate diverse gallerie lungo i filoni mineralizzati, nonchè un pozzetto, un ribasso e il locale forgia.

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Nel 1952 venne rilasciato il permesso di ricerca di Su Sperrimu al Sig. Aldo Motosi di Roma, per minerali di molibdeno in un'area di 707 ettari.

Il 6 ottobre del 1953 venne rilasciato il permesso di ricerca Laccuneddas alla Società Ferromin per minerali di ferro, molibdeno, piombo, rame, zinco e argento.

Ora il sito minerario ricade all'interno di una proprietà privata, quindi l'accesso è consentito previa richiesta al proprietario, cioè il Sig. Giampiero Mura di Sarroch.

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La Geologia e la Mineralizzazione

L'area di Punta de su Seinargiu è caratterizzata dal punto di vista geologico da rilievi granitici ercinici, che emergono dalle formazioni scistose ordoviciano-siluriane. Queste formazioni paleozoiche sono attraversate da filoni quarzosi talvolta mineralizzati a solfuri. Gli scisti "grigi" si presentano notevolemente silicizzati, mentre il granito si presenta in 2 facies: una equigranulare a grana media e l'altra porfirica a grana grossa.

Nell'area sono presenti anche le vulcaniti oligo-mioceniche e le alluvioni quaternarie che non hanno nessuna relazione con le mineralizzazioni di Su Seinargiu.

La mineralizzazione di su Seinargiu fu intercettata dai lavori a quota 260 metri slm, a mezza costa del rilievo ed era essenzialmente costituita da piccoli filoni subverticali (diretti N40°W) costituiti da quarzo e molibdenite, a cui si aggiungeva molibdenite disseminata nel granito; come minerali accessori (rari) si riscontrarono: calcopirite, pirite, scheelite e wolframite.

La genesi del giacimento è ascrivibile ad un evento metallizzante di fase pneumatolitico-ipotermale (T = 350 - 450°C, Classificazione di Schneiderhohn), il quale ha permesso alla molibdenite di riempire le fratture ed i vacuoli del quarzo.

La molibdenite in Sardegna fu coltivata soprattutto nella miniera di Perd'è Pibera a Gonnosfanadiga, ma sono note anche le ricerche di Monti Mannu (Oschiri), Perda Majori (Villaputzu) e Monte S'Abbagana (Monti).

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I Minerali di Punta su Seinargiu

Barite, Bismuto, Bismutinite, Calcopirite, Cassiterite, Ferrimolibdite, Gelosaite, Goethite, Ichnusaite (TL) (rarissimo), Mambertiite (TL) (rarissimo), Miche, Molibdenite, Molibdite,Nuragheite (TL) (rarissimo), Pirite, Quarzo, Siderite, Sardignaite (TL), Scheelite, Suseinargiuite (TL) (rarissimo), Tancaite (Ce) (TL) (rarissimo), Wolframite.

Altri permessi di ricerca

Arcu Pintori (anno 1910 - Pb, Ag, Zn, Cu, Fe, Sb), Conca d'Oru (anno 1939 - Pb, Zn, Cu, Fe, Mo), Frumini Cuba (anno 1971 - Feldspato), Giuanni Argiolas (anno 1965 - Mo), Macciarone (anno 1907 - Pb, Ag, Zn, Cu, Fe, Mn), Monte Arrubiu (anno 1938 - Caolino), Monte Luas (anno 1995 - Feldspato), Monte Sirboneddu (anno 1939 - Pb, Zn, Cu, Mo, Ag, Fe), Perda Longa (anno 1914 - Pb, Ag, Zn, Fe, Mn), Punta sa Caxia (anno 1939 - Pb, Zn, Cu, Fe), Punta sa Stidiosa (Pb, zn, Fe, Cu, Mn, Ag), Punta Siliquaxedda (anno 1939 - Pb, Zn, Cu, Fe), Sa Carruba Durci (anno 1939 - Pb, Zn, Ag), Sa Malesa (solfuri di Cu, Fe) S'Antonio (anno 1914 - Cu, Fe), Serra Tingiosa (anno 1939 - Fe, Pb, Cu), Su Nurasceddu (anno 1997 - Feldspato), Su Spagnolu (anno 1925), Su Segretariu (anno 1938 - Mo), Tiriaxeddu (anno 1906 - Fe, Cu, Zn, Mn, Ni, Co, Ag, Al), Villamores (anno 1918 - Fe, Cu, Pb, Ag).

Altre località mineralogiche

Fenugheddu (arsenopirite), Gutturu Nou (ematite), Is Istrias (andradite, ematite, magnesite), Perd'e Sali (gesso, mesolite, mordenite).


Bibliografia

Archivio EMSA-Progemisa.

Rivista del servizio minerario: 1921-1934-1941-1942-1952.

CONTI VECCHI G., STARA P. "Minerali della Sardegna. Dal fascino dei campioni da collezione alla storia dei ritrovamenti" - Edizioni della Torre, 276 pagine - 1991.

CABOI R., MASSOLI NOVELLI R., SANNA G. "La mineralizzazione a molibdenite di P.ta de su Seinargiu (Sarroch - Sardegna Meridionale)" - Rendiconti Soc. It. di Mineralogia e Petrografia , 34 (1), pagine 167-186 - 1978.

BILLOWS E. "I minerali della Sardegna ed i loro giacimenti" - Estratto da Sardegna Mineraria, Cagliari 1941.

FADDA ANTONIO FRANCO "Sardegna, guida ai tesori nascosti" - Ed. COEDISAR, Cagliari, 1994.

Carta Geologica 1:25.000 Iglesias, Foglio n.223, 1938.

Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997.

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