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La Storia della miniera di Baueddu Le prime notizie certe su questo sito risalgono al 1870 con la concessione alla Société Anonyme des Usines a Zinc du Midi. Vi si estraevano minerali di piombo e zinco concentrati in ammassi entro i calcari cambrici. Nel 1884 la miniera passò alla Società Anonima delle Miniere di Malfidano comprendente una superficie di 383 ettari. Furono effettuati scavi a giorno per 300 metri e larghezza di 20-30 metri nei pressi del Pozzo Emilio. Inoltre erano presenti i Ribassi Canette-Margherita, Golfin e il Livello 516. I lavori furono interrotti più volte per la presenza di venute d'acqua. Dal 1960 al 1964 la Soc. Mineraria e Metallurgica Pertusola aveva la concessione della miniera di Baueddu. I lavori minerari si concentrarono soprattutto nel sottosuolo ed ebbero il maggiore impulso nei primi del '900. A tale periodo risale l'edificazione del Pozzo Emilio ora ridotto ad un rudere. Negli anni '80 la Progemisa con il permesso di ricerca "Antas" eseguì diverse ricerche nell'area. Delle antiche strutture minerarie rimangono in piedi i forni di calcinazione, e molti ruderi laddove un tempo sorgeva il piccolo villaggio. Il Giacimento Il Giacimento di Baueddu consisteva in lenti calaminari ferruginose con ossidi e carbonati di piombo, all'interno dei Calcari dolomitici Cambriani. Minerali di Baueddu Calcite, Galena argentifera, Sfalerite e Smithsonite. Bibliografia Archivio EMSA-Pregemisa. MEZZOLANI SANDRO e SIMONCINI ANDREA "Sardegna da Salvare. Storia, Paesaggi, Architetture delle Miniere" - VOL XIII. Nuoro, Ed.Archivio Fotografico Sardo, 2007. SELLA QUINTINO "Relazione sulle condizioni dell'industria mineraria in Sardegna", 1871. Carta Geologica 1:25.000, Foglio 233 Iglesias, 1938. Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997. Questa pagina ? stata visitata 65457 volte |
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