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(Miniere di Ogliastra)
Miniera di Il Ferro dei Tacchi

Le miniere di
Ogliastra

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  6. Nurra (Alghero) e Planargia
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  8. Rio Ollastu (Burcei)
  9. Arburese (Arbus)
  10. Iglesias-Gonnesa
  11. Iglesias-Marganai (Domusnovas)
  12. Monte Arci (Pau)
  13. Sulcis (alto e basso)
  14. Salto di Gessa (Buggerru)
  15. Barbagia - Alto Sarcidano
  16. Gerrei - Parteolla
  17. Monte Albo (Lula)
  18. Silius
  19. Ogliastra
  20. Orani - Nuorese
  21. Sassarese
  22. La Maddalena - Gallura

Prologo Geologico

L'orogenesi ercinica del Carbonifero superiore si è manifestata in una prima fase con la formazione di graniti, metamorfismi, piegamenti, iniezioni magmatiche e mineralizzazioni varie che hanno portato alla trasformazione delle rocce paleozoiche della Sardegna.

In una seconda fase si è avuta la messa in posto entro fratture, di manifestazioni filoniane quarzose (Arburese, Iglesiente, Baronia di Posada, Quirra) e di un vulcanismo porfirico che si è protratto fino al Permiano inferiore (Capo Teulada, Alto Flumendosa, Mulargia, Monte Ferru d'Ogliastra, Gallura Occidentale).

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Genesi del Ferro dei Tacchi

Dalla fine del corrugamento ercinico l'isola, ha attraversato un periodo di continentalità (quindi condizioni di terra emersa) che si è protratto fino al Triassico medio.

La fase di emersione del Permico vede il manifestarsi dello smantellamento (peneplanazione) delle catene montuose erciniche per effetto dell'azione degli agenti meteorici. I prodotti di queste azioni vanno a colmare le depressioni con un progressivo spianamento dei rilievi, senza però mettere in luce i batoliti granitici.

Durante questo periodo geologico (90 milioni di anni) si sono create con il concorso di particolari eventi climatici le condizioni favorevoli sia alla formazione dei bacini lacustri antracitiferi (Seui, Seulo e Perdasdefogu), ma anche delle concentrazioni residuali di Ferro dell'Ogliastra (Ferro dei Tacchi).

Infatti in condizioni di clima caldo umido (subtropicale) si formarono nelle zone di alta morfologia crostoni lateritici ferrosi, causati da intense alterazioni atmosferiche e complessi processi di concentrazione del ferro.

Questi giacimenti ematitico - limonitici, lentiformi ospitati negli argilloscisti, risultano situati alla base dei tacchi mesozoici e a tetto degli scisti paleozoici; questi giacimenti ferrosi presentavano una discreta continuità laterale, con spessori variabili da un minimo di 2 a un massimo di 8 metri.

Facendo un calcolo di massima, considerando uno spessore medio dei giacimenti pari a 3 metri, e considerando la superficie globale dei tacchi ogliastrini si ottenne un cubaggio geologico pari a 150 milioni di metricubi di ferro (questo nell'ipotesi non provata che l'orizzonte ferroso conservasse una certa continuità al di sotto dei tacchi).

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La genesi che ha portato alla formazione di tali giacimenti è piuttosto complessa e discussa, però è probabile che sia riconducibile alle condizioni climatiche caldo umide del Permo - Triassico; in tale lasso geologico si crearono le condizioni per la formazione di croste limonitiche superficiali a causa di processi di laterizzazione (alterazione chimica delle rocce superficiali), e successivamente subentrarono processi pedogenetici (formazione dei suoli), che causarono la concentrazione del ferro nelle rocce scistose sottostanti.

Da uno studio minerografico eseguito su campioni prelevati dalle mineralizzazioni ferrose dell'Ogliastra furono riscontrati i seguenti minerali di ferro: Ematite, Maghemite, Goetite, Lepidocrocite e Magnetite.

Giacimenti oggetto di coltivazione

Questi giacimenti ferrosi, furono oggetto di molteplici tentativi di coltivazione anche se con scarsi risultati, dovuti anche allo scarso valore di mercato del metallo; si pensi che soltanto alla base del Tacco di Tertenia (Monte Arbo) erano presenti 5 imbocchi di galleria ed alcuni scavi a cielo aperto.

La Soc ILVA negli anni '30 scavò 5 gallerie (tre sono crollate) per un totale di oltre 1500 m in direzione N-S e abbandonò i lavori dopo aver valutato il giacimento: i tenori erano 35-50% in Fe, ossidati come ematite e goethite.

Principali miniere di Ferro dell'Ogliastra.

Monte Lumburau (Jerzu-Ulassai-Tertenia).

Questo permesso venne rilasciato 1914 alla Soc. An. Ogliastra fino al 1945. I lavori si concentrarono con alterne fortune nelle località di Rio Pessio, Pitzu de Porcu, Funtana Piccinna e Gutturgionis con gallerie trincee e pozzetti.

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Erbauli o Erba Uli (Jerzu).

Ai primi del '900. dal 1909 al 1915 si alternarono nel permesso di "Bruncu Erba Uli" i permissionari S. Piras e G. C. Tonietti. Successivamente il permesso di ricerca per minerali di ferro fu concesso al Sig. Rosolino Orlando nel 1916 e passò dal '31 al 1949 alla Soc. Ogliastra; nell'area erano presenti una discenderia lunga 17 metri oltre apozzetti e trincee nei cantieri Podini, Gesiddu, Su Puzzu e Bon Salim.

Taccu (Jerzu).

Il permesso di ricerca venne concesso nel 1914 ai Sig.ri G. Tonietti e R. Orlando fino al 1931, anno in cui venne acquisito dalla Soc. Ogliastra: La rinuncia arrivò nel 1949. Il banco mineralizzato a limonite e ematite presentava una potenza massima di 7 metri e lunghezza 5 metri, nella parte SW del Tacco. Fu scavata una galleria in località Bingionica lunga 47 metri oltre ad altre galerie e un pozzo.

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Tisiddu (Ulassai).

Questo permesso venne dichiarato scoperto per minerali di ferro nel 1913 e coltivato dalla Soc. An. Ogliastra fino al 1945. I lavori si concentrarono nelle località Cannobida e Arenilis (sotto Bruncu su Casteddu) con gallerie e trincee su un affioramento ematitico-limonitico che intercettava anche uno strato di lignite. Ora le vecchie gallerie sono quasi totalmente franate e il fitto bosco occulta ormai ruderi e strutture di questa antica miniera.

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Permessi minerari

San Salvatore (Perdasdefogu, 1918).

Ilixi Ladas (Ulassai).

Su Perdosu (Seui, Ulassai e Perdasdefogu).

Tagliaferro (Gairo).

Pitzu de is Abis (Seui).

Cuili Nieddu (Ulassai, Seui e Esterzili, 1919).

Cresta Isara (Usassai).

Scala Enza (Osini).

Vitessi (Osini).

Gedili (Jerzu).

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Esplorazioni citate da Quintino Sella

Baxiniedda (Jerzu).

Carcu (Jerzu).

Errilis (Usini).

Fortunata Cenobida (Ulassai).

Sa Cara (Ulassai).


Bibliografia

Archivio Banca Dati EMSA.

VARDABASSO S. "Sull'origine paleo climatica dei giacimenti di ferro dell'Ogliastra (Sardegna orientale) " - C.R. 19° Session du Congr. Géol. Intern. Sect. X, fasc. X, pp 145-151, Alger 1953.

MARINI C. "Le concentrazioni residuali post-erciniche di Fe dell'Ogliastra (Sardegna orientale)" - Contesto geologico e dati mineralogici. Rendiconti Società Italiana di Mineralogia e Petrologia 39(1), pp. 229-238 (1984).

CABBOI N., DE WAELE J., ULZEGA A. "Geomorfositi nel salto di Quirra" - Rendiconti Seminario Facoltà Scienze Università Cagliari o Vol. 75, Fasc. 1-2, 2005.

CORTESE E. Giacimenti ferriferi e carboniferi nella Ogliastra (Sardegna)- Rass Min 35, 1911.

SELLA QUINTINO "Relazione sulle condizioni dell'industria mineraria in Sardegna" 1871.

Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997.

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