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Come per la vicina miniera di Pira Roma anche quella di Planu Dentis (o Pranu Dentis) č raggiungibile da differenti strade sterrate che partono da diverse zone del territorio di Buggerru - Fluminimaggiore; dalla miniera di Candiazzus - Punta Suecci; da Grugua o da San Luigi; ed infine la meglio percorribile dalla periferia Sud di Buggerru (in direzione Belvedere) attraverso i cantieri di Genna Arenas - Monte Regio. A differenza della limitrofa miniera di Pira Roma, sono presenti svariati ruderi anche se in stato di totale abbandono; spicca fra tutti l'imponente edificio della direzione, visibile gią a notevole distanza in posizione centrale rispetto ai cantieri dell'area. La Storia La miniera venne dichiarata scoperta e concessa in perpetuo nel 1873 alla Societč Anonyme des Usines de Zinc du Midi; dopo pochi anni la concessione passņ alla Societč Anonyme des Zincs Francaises e come per la limitrofa miniera di Pira Roma, le sorti societarie furono le stesse. Dal 1884 la miniera passņ alla Societą Anonima delle Miniere di Malfidano; poi negli anni '40 la Pertusola e nel '69 la Societą Piombifera Sarda. Il periodo di maggiore produzione si ebbe tra il 1899 e il 1937 con 32.000 tonn. di ossidati di piombo e zinco; nella miniera lavorarono in quegli anni circa 140 minatori. I minerali di Planu Dentis Barite, Calcite, Cerussite, Cinabro, Emimorfite, Galena, Goethite Smithsonite. Bibliografia STARA P., RIZZO R., TANCA G.A. "Iglesiente - Arburese, Miniere e Minerali, Vol 1" - Edizione associazione e gruppi mineralogici italiani. FADDA ANTONIO FRANCO"Sardegna, Guida ai tesori nascosti" - Ed. Coedisar, Cagliari 1994. Carta Geologica 1:25.000 Capo Pecora-Guspini, Foglio 224-225. Carta Geologica della Sardegna 1:200.000, 1997. Questa pagina ? stata visitata 61676 volte |
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